Una donna che si ascolta è più sicura di sé
- Annarita Corradini
- 1 dic 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 dic 2023
È sorprendente scoprire come le donne siano ancora poco consapevoli di se stesse. Nonostante viviamo in un’epoca di grandi conquiste tecnologiche, siamo ancora poco erudite sul funzionamento del nostro corpo. La stragrande maggioranza delle donne non sanno che sono governate da due correnti diverse durante il mese, una che le muove verso l’estroversione ed una verso l’introversione.
È un ritmo meraviglioso, governato dai nostri ormoni femminili, che portano il nostro organismo non solo verso la maturazione di un ovulo e verso la mestruazione, ma anche verso un corrispettivo modo di sentire e di pensare. Ecco svelato il segreto di tanti inutili enigmi circa la lunaticità delle donne. È vero! Noi siamo meravigliosamente lunatiche!
È molto importante che la donna conosca le sue differenti fasi mensili, perché ad ognuna di esse corrispondono specifici correlati psico-emotivi. L’ignoranza a riguardo porta la donna allo smarrimento di sé e all’autogiudizio negativo, con la nefasta conseguenza di minare la sua autostima.
È proprio nella fase premestruale, infatti, che la donna accusa i peggiori attacchi da parte del suo critico interiore, che non solo la demotiva nei suoi entusiasmi, ma la giudica inadeguata nei ruoli che gioca nella vita: il lavoro scelto diventa il peggiore; si aprono dubbi sul rapporto col proprio partner; ci si giudica inadeguate come madri e non all’altezza delle situazioni come invece ci appaiono le altre; etc.
Ma siamo proprio sicure che siamo noi quelle sbagliate e non il contesto nel quale siamo inserite?

Un contesto che promuove costantemente l’efficienza, l’inossidabile sicurezza in se stessi, l’intraprendenza, l’instancabilità, non sembra mancare di una polarità? Il contesto in cui tutti noi ci muoviamo è “a una dimensione”, quella che genericamente chiamiamo “maschile”. L’altra polarità, quella “femminile”, che invece contempla l’ascolto, l’accoglienza, la ricettività, il dubbio, la resa, il recupero, la rigenerazione, esiste nelle nostre vite?
La donna ce l’ha inscritta nel corpo, non può farne a meno. Se ne fa a meno si ammala. Il suo corpo ha bisogno, nella seconda parte del mese, di scalare la marcia, di riposarsi, di rigenerarsi, di depurarsi, di allontanarsi, di mettere in discussione le scelte, di rinunciare alla forzata sicurezza per auto-ascoltarsi e avvicinarsi di più alla sua autenticità.
Una donna che si ascolta è più sicura di sé, sa cosa vuole e cosa non vuole. Per fare ciò ha bisogno di uno spazio e di un tempo in cui stare con se stessa, libera dai condizionamenti. Millenni di una mentalità patriarcale non si cancellano con una legge recente sulle pari opportunità, la donna deve lavorare sodo per riconoscere quanta paura la allontana ancora dalla sua vera libertà.
È un lavoro enorme, che sicuramente non basta una vita, ma di sicuro sarà un primo passo affinché le nostre figlie, le nostre nipoti, trovino un passaggio già segnato e procedano più spedite di noi.
È un lavoro che non si può intraprendere da sole, occorre il sostegno di un gruppo e la conduzione di una persona esperta e formata, che abbia, a sua volta, camminato in quei territori con una guida che le mostrava la strada.
È un lavoro possibile, che si può fare insieme partecipando a gruppi di empowerment per la donna, come lo è Il Cerchio Rosso¹.
Il mondo ha un estremo bisogno della dimensione femminile, se non saremo noi donne a testimoniarlo attraverso il nostro essere, chi lo farà per noi?
E tu? Stai ancora aspettando che il mondo maschile ti legittimi o ti senti libera di esprimerti?
Note
¹Il Cerchio Rosso, corso-percorso di empowerment per gruppi di donne, condotto da Annarita Corradini, psicologa.